Il primo giorno del nuovo anno in Toscana (ma penso ovunque in Italia) si è soliti mettere in conto una gita in qualche bella città o una scampagnata in auto e anche stavolta ho rispettato la tradizione.
Si sono conclusi per me dodici mesi molto complessi e faticosi che mi hanno tolto tanto e regalato in egual misura quindi sentivo proprio il bisogno di celebrare l’inizio del 2017. C’è un posto del quale mi accorgo di sentire spesso il forte richiamo, è il luogo in cui vado per sgombrare la mente e lasciare che il vento lassù sempre così forte porti via con sé quello che non mi serve più: il Pratomagno. Ne ho di sicuro già scritto qui sul blog poiché mi capita di andarci con una certa frequenza durante l’anno, al di là delle considerazioni morfologico-geografiche in parole povere il Pratomagno è come suggerisce il nome un grosso pratone inclinato posizionato sulla dorsale che divide il Casentino dal Valdarno. In cima, che raggiunge oltre 1500 metri, è dominato da una Croce eretta intorno agli anni ’30 del Novecento ed è un bellissimo posto per camminate poco impegnative ma rigeneranti. È uno dei luoghi preferiti dal mio cane Draco, me lo ha proprio detto lui in modo esplicito scandendo bene le parole.
È la meta ideale per una scampagnata in macchina fuori città, per una di quelle giornate che si trascorrono con gli amici o con la famiglia per prendersi una pausa dalla “quotidiano” e fermandosi magari lungo la strada per un pranzo al sacco o una merenda. Dirigersi verso il Pratomagno è l’occasione per attraversare parte del Casentino, zona che sto cominciando ad ammirare ogni mese di più, e ritrovarsi in locali, bar o tabaccherie in cui il tempo sembra essersi fermato a quando le vite del nostro Paese erano inebriate dal boom economico. Scordatevi i banconi shabby chic e i tavoli in fino-ferro-battutto a cui siamo abituati oggi, il marrone è il colore dominante, le sigarette sono in bella vista e la cedrata il chinotto sono ancora “il solito” senza impegno dei pomeriggi estivi. Provate a fermarvi a La Scarpaccia, venendo da Firenze poco dopo il Passo della Consuma, per un tagliere di affettati e formaggi e ditemi se non è come dico io. Tornerete indietro di mezzo secolo e il piatto di fronte a voi affiancato da qualche fetta di pane e un bicchiere di birra vi sembrerà tutto quello che avreste mai potuto desiderare.
Così è iniziato il mio nuovo anno, nel silenzio degli spazi aperti di cui, nonostante il fascino che ha su di me la Firenze cittadina, non posso proprio fare a meno. In quel pratone lassù ho salutato le zavorre dell’anno precedente, quelle infruttuose, aride che non hanno alcuna speranza di trasformarsi in nuovi inizi o progetti.
INFORMAZIONI UTILI
- Il numero di telefono del bar/ristorante La Scarpaccia per assicurarsi che siano aperti prima di partire: 0575 504074
- Dove lasciare l’auto al Pratomango: qui (Google Maps).
Coordinate gps: 43.6623806, 11.6501958