Pupazzi appesi nelle giostre, dolciumi in bella mostra, due ragazze fanno jogging e parlano di quanto le loro relazioni siano diverse dalle aspettative. Sono i primi fine settimana in cui Firenze si riappropria con prepotenza del sole nel Parco delle Cascine. C’è chi passeggia, chi si prepara alla prova costume, chi è in compagnia del suo quattro zampe e chi attenta alla propria vita sui rollerblade. Sono cambiati gli abiti, gli strumenti per ricercare lo svago e, senza dubbio, i modi di relazionarsi, ma in fin dei conti lo spirito di questa zona della città non è cambiato: qui ognuno può trovare il suo posto al sole. Il parco è uno dei tanti lasciti dell’intraprendenza – e della ricchezza – della famiglie de’ Medici; con i Lorena cominciò a essere aperto al pubblico saltuariamente e solo nell’Ottocento divenne a tutti gli effetti un luogo dell’intera cittadinanza. Qui, dove oggi si fanno picnic, si mangia zucchero filato e si onora la tradizionale Festa del Grillo, il poeta Shelley trovò il suo selvaggio e profetico “vento dell’ovest”.
[Questo articolo è stato pubblicato il 1 maggio su Lungarno]
Fonte immagine d’epoca: Pagina Facebook Vecchia Firenze Mia