La piazza, dopo settimane di nuvole e pioggia, è invasa da uno dei primi soli caldi della stagione. Oggi c’è il mercato, una scolaresca elementare si è fermata sulle gradinate per il pranzo al sacco, i bimbi tengono stretti tra le mani i panini al latte avvolti nella stagnola mentre tre studenti di architettura si guardano attorno e commentano le volte a vela dei due loggiati. Dal IX secolo un lato di Piazza Santissima Annunziata è occupato dallo Spedale degli Innocenti, progettato inizialmente da Filippo Brunelleschi, su iniziativa e per merito dei finanziamenti di Francesco Datini, che desiderava fortemente la creazione di un luogo dedicato alla cura e all’assistenza di orfani e neonati abbandonati. Quello dell’Istituto era un compito complesso: offrire una soluzione ad un mal costume molto diffuso all’epoca, protrattosi nell’anonimato fino al 1875, quando la “ruota degli esposti”, una finestrella che permetteva di abbandonare un neonato nelle mani dello Spedale, fu definitivamente chiusa per lasciare spazio ai più “ethically correct” Uffici di Consegna.
[Questo articolo è stato pubblicato il 1 aprile su Lungarno]
Fonte immagine d’epoca: Pagina Facebook Vecchia Firenze Mia