Artigianato e palazzo, due parole dal suono elegante e antico che evocano tempi estranei al nostro quotidiano, richiamano epoche che ci siamo lasciati alle spalle e un “tempo del fare” che abbiamo ormai ottimizzato, precotto, assemblato, acquistabile online con consegna a domicilio in 1 giorno.
È con questa suggestione che in occasione della XXII edizione di Artigiano e Palazzo entro per la prima volta nel Giardino Corsini, uno dei tanti e splendidi giardini “nascosti” di Firenze. Sono qui per conoscere, raccontare e fotografare le botteghe artigiane e le loro committenze dedicando in particolar modo attenzione a dieci artigiani under 35 che in un momento storico che si frammenta in 140 caratteri hanno invece scelto la lentezza. Sì esatto la lentezza, un concetto che sembra obsoleto; perché andare piano quando puoi correre? Perché pensare quando puoi parlare? Perché osservare quando puoi condividere? Perché la lentezza è l’unica vera amica della creatività. Niente di buono è mai stato compiuto di fretta, le foreste crescono silenziosamente e lo stesso fanno le opere d’arte. Un termine eccessivo? Io non penso: abbiamo tutti gli stessi mobili, leggiamo gli stessi libri, indossiamo gli stessi vestiti, visitiamo gli stessi posti; in un panorama così è difficile non ritenere un’opera d’arte una scarpa o un violino fatti interamente a mano.
Le dita si intrecciano senza tregua per dare vita a pezzi unici che raccolgono in sé abilità e tradizione. Gli sguardi sono bassi fissi sulla propria opera che sta prendendo vita, non c’è il tempo di guardarsi intorno e compiacere il mondo perché l’arte reclama attenzione. Picasso diceva che un’opera non si realizza con le idee ma con le mani; mani che creano, che preparano, che perfezionano. Osservo questi ragazzi della mia età concentrati su ciò che stanno facendo, totalmente calati nel “qui e ora” che molti dicono essere la chiave se non della felicità quantomeno della consapevolezza. Non so dire se padroneggino questo segreto ma so che starei ore a guardarli lavorare, riconoscendo in molti dei loro gesti i ricordi di un’infanzia trascorsa tra i contadini del Chianti e i paesini sperduti della Maremma. Terre votate al sacrificio cioè al compimento di un’azione sacra (dal lat. sacrum + ficium: compiere qualcosa che celebra ciò che è sacro): la fatica di coltivare la terra, la pazienza di intrecciare paglia, la conoscenza di dominare le venature del legno. In fondo la dedizione al proprio lavoro non è forse una forma di preghiera?
ARTIGIANATO E PALAZZO
La manifestazione promossa dalla principessa Giorgiana Corsini nasce nel 1995 da un’idea di Neri Torrigiani. Il desiderio di Artigianato e Palazzo è valorizzare la figura dell’artigiano e del suo lavoro, considerandolo alta espressione di qualità, tecnica e soprattutto tradizione.
Firenze è una città che deve la sua gloria anche ai botteghai che hanno contribuito a renderla un simbolo di arte e italianità. Le botteghe infatti hanno sempre prosperato attorni ai grandi palazzi fiorentini ed erano un luogo di sperimentazione, formazione e continuo scambio tra artigiano e committenza.
Ogni anno il meraviglioso Giardino Corsini situato in Via della Scala ospita un centinaio di artigiani selezionati dall’Organizzazione prevalentemente in Toscana ma anche in Italia e all’estero.
BLOGS & CRAFTS
È un’iniziativa che nasce all’interno di Artigianato e Palazzo e che è giunta quest’anno alla sua terza edizione. Una giuria apposita seleziona 10 artigiani under 35 e gli dedica un’intera area espositiva all’interno della Mostra; a questi dieci giovani talenti si affiancano dieci blogger che hanno il compito di raccontare la loro attività e la loro storia.
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RIFERIMENTI
Artigianato e Palazzo
Via della Scala 115, Firenze
www.artigianatoepalazzo.it
info@artigianatoepalazzo.it
facebook.com/artigianatoepalazzo